domenica 5 dicembre 2010

Desert Storm


Mi sento come sabbia del deserto, la mia anima è una duna rovente, incendiata da un sole che non riscalda ma uccide lentamente, impietosamente.
Tutto intorno silenzio, assenza, miglia e miglia di immobilità.
Di notte solo il vento si aggira tra le dune, un vento che disgrega le mie forme granello dopo granello, portando sempre più lontani piccoli frammenti di me, per poi ricomporli in forme nuove, casuali, in luoghi sconosciuti anch'essi destinati ad ardere nel nuovo giorno che sopraggiunge.
Questa è la mia vita, di giorno sopravvivo, di notte erro senza una meta precisa.
Eppure non è stato sempre così.
In un tempo non troppo lontano le dune erano colline, il sole rischiarava le mie giornate timidamente, suoni profumi e colori facevano da sfondo al mio vivere, ero felice.
Ero giunto a questa valle non senza difficoltà, avevo conosciuto ostacoli e salite, delusioni e sconfitte, rabbia e dolore.
Vivere in fondo è questo, si combatte per conquistare il proprio posto nel mondo, la vita ti chiede sacrifici ma ti ricompensa con il traguardo, fino a che però improvvisamente e apparentemente senza motivo ti diventa ostile e ti cela ogni sentiero, ogni via di fuga, ogni percorso che conduca a casa.
Casa, un luogo che credo di aver ormai dimenticato da tempo.
Non la mia casa natale, quella la ricordo ancora, è impressa dentro di me indelebilmente, così indelebile come solo i rimpianti ed i rimorsi sanno essere.
Piuttosto ho dimenticato cosa significhi avere una casa mia, un luogo ove tornare la sera, un luogo che sia parte di me ed una proiezione di me, un luogo sicuro che mi separi dal mondo e dai suoi crimini, un luogo dove possa chiudere gli occhi e riposare, in attesa del nuovo giorno, in attesa del mio futuro abbandonato ai ricordi del passato, padre e madre del mio presente.
Se penso a questo, se rifletto sul mio presente allora non posso che domandarmi che genitore possa essere stato il mio passato, se è vero come è vero che un figlio è il frutto non solo di un seme ma anche di un'armonia e di un'alchimia con la propria famiglia.
E' dunque il mio passato che ha cancellato il mio futuro rendendo il mio presente così buio e senza alternative?

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